1942. Nell'estremo Sud della Francia, fra le paludi e i canneti che punteggiano la Camargue, una terra spazzata dal vento e popolata da cavalli bianchi, tori neri e fenicotteri rosa, abitata da gente semplice e orgogliosa, arriva l'occupazione nazista. Questa è solo una delle tante cose che Lorenzo, un ragazzo considerato da tanti "fuori posto nel mondo" non capisce. Per fortuna c'è Kezia, una giovane rom, a prendersi cura di lui, a insegnargli a cavalcare i cavallucci di legno della giostra degli Charbonneau e a non attirare troppo l'attenzione dei soldati e delle loro armi. Perché per Lorenzo non è possibile comprendere che da un giorno all'altro la Francia occupata non è più un posto sicuro per le persone considerate diverse, non importa che siano ragazzi come lui, gitani come la famiglia di Kezia o ebrei come Madame Salomon: quello che rischiano tutti è la deportazione e la morte. "Poi, di punto in bianco, l'artiglieria sparò, infrangendo la pace e la quiete delle paludi... Quando rialzammo la testa, il fenicottero non c'era più. Si era allontanato per unirsi all'incredibile stormo di centinaia, migliaia, di garzette, cicogne, oche e anatre che si erano alzate in volo dalle paludi. Il nostro fenicottero era lassù con loro! Aveva preso il volo!". Età di lettura: da 10 anni.