"King Kong" è un classico della letteratura fantastica; dagli anni Trenta fino ai giorni nostri ha affascinato milioni di lettori e ha ispirato innumerevoli riduzioni cinematografiche. La ragione di tanto successo è nella grande creazione di Wallace: il gigantesco gorilla, che in fondo suscita anche tenerezza, animato da impulsi primordiali, tanto nella nostalgia della libertà quanto nell'assurdo "amore" per una donna, passioni che lo porteranno infine alla morte. Come nel "Frankenstein" di Mary Shelley, anche qui un essere mostruoso distrugge e soccombe nel tentativo di realizzare i propri desideri, ma se lì vi era una creatura della scienza, qui è protagonista la forza brutale e irrefrenabile della natura e degli istinti.